Casa di riposo. 32 dipendenti si rivolgono agli avvocati

Casa di riposo. 32 dipendenti si rivolgono agli avvocati 

SAN DONÀ - Si sono rivolti a due avvocati per tutelare il loro posto di lavoro, anche nella fase delle trattative. È la scelta compiuta da 32 dipendenti (su un totale di 120) della casa di riposo Monumento ai Caduti che si sono rivolti agli avvocati Alberto Vigani di Eraclea e Diletta Saramin di San Donà. I lavoratori hanno coinvolto i legali in vista delle condizioni di passaggio del personale alla nuova residenza sanitaria assistita che sarà costruita in via Calnova con una partnership pubblico-privata. Da tempo, infatti, sono avviate le trattative tra le sigle sindacali assieme alla rappresentanza sindacale unitaria con i referenti dell'Ipab e della cooperativa Socioculturale che deterrà il 51% delle quote della nuova società. «I nostri assistiti hanno spiegato di non essere stati abbastanza coinvolti né informati in modo adeguato in merito alla loro futura posizione lavorativa - spiegano Vigani e Saramin - per questo hanno richiesto chiarezza e condivisione del percorso per una migliore tutela dei loro rapporti di lavoro. L'obiettivo è lavorare assieme ai sindacati, non cercare uno scontro sterile tra le parti i gioco».

L'ipab Monumento ai caduti prevede, infatti, di trasferire il personale o una parte di esso, alle dipendenze della nuova società privata a partecipazione pubblica, con alcune ripercussioni sul rapporto contrattuale. «Per i nostri assistiti - continuano Vigani e Saramin - intendiamo ottenere ogni informazione riguardante le cautele a loro vantaggio per garantire il mantenimento del loro status giuridico ed economico». I legali spiegano di essere quindi pronti a partecipare agli incontri con i referenti dell'ipab «che hanno già dimostrato apertura al dialogo» alla presenza delle organizzazioni sindacali, per ottenere risposte e rassicurare i lavoratori. (Davide De Bortoli)

IL GAZZETTINO - Mercoledì, 27 giugno 2018