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Non eroga il mutuo, Banca condannata PDF Stampa E-mail


JESOLO. Un caso che farà scuola

NON EROGA IL MUTUO BANCA CONDANNATA

Jesolo. Società jesolana denuncia una banca per la mancata erogazione del mutuo. La Sagas Srl avrebbe dovuto acquistare un albergo nel 2009. La società dei coniugi G.S. e A.V. aveva sottoscritto un preliminare per l’acquisto di un hotel del lido a 1.180.000 euro. Avevano avuto la disponibilità di una banca all’operazione di finanziamento, formalizzando con la filiale di Jesolo la richiesta di erogazione di un mutuo di 1.230.000 euro, nonostante la banca chiedesse ai soci il rilascio di importanti garanzie per accendere il mutuo.

Tra queste, una fideiussione omnibus per 1.845.000 euro da parte di entrambi i soci, un’ipoteca sull’immobile alberghiero, una sulla nuda proprietà della loro casa, in fine una fideiussione del Fondo Rischi Fiditurismo. “Non solo – spiega il legale della società, l’avvocato Alberto Vigani – la Banca pretese che Sagas S.r.l. fornisse prova di avere la liquidità per l’inizio attività con presentazione di un business plan. I soci furono costretti a promettere prima e vendere poi beni immobili di loro proprietà.

Ogni garanzia richiesta venne fornita tanto che il 1 dicembre 2009 la Banca deliberava l’erogazione di 1.110.000 euro”. Il 16 gennaio 2010 tutte le garanzie erano assicurate, nonostante questo la banca prendeva tempo costringendo Sagas a rivolgersi agli avvocati Roberto Tumiotto e Alberto Vigani. “Del tutto inopinatamente la banca, con un fax del 21 gennaio 2010 – ricordano – comunicava il “ripensamento” fino al rifiuto dell’erogazione. E’ stato così risolto il contratto di preliminare di acquisto dell’albergo, provocando danni per oltre 250 mila euro”.

La Sagas Srl ha scelto di chiedere l’intervento dell’Arbitrato bancario finanziario della Banca d’Italia, con i legali che hanno inoltrato a maggio un ricorso. “Il 24 settembre – concludono i legali – la Banca d’Italia ha comunicato che l’Arbitrato bancario finanziario ha accolto il ricorso accertando la violazione degli obblighi di buona fede precontrattuale da parte della banca, non condannandola a risarcire il danno solo perché supera la sua competenza, 100.000 euro. Ora chiederemo i danni in tribunale”.

Giovanni Cagnassi

La Nuova di Venezia e Mestre

Venerdì 22.10.2010


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