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Studio Consulenza Legale & del Lavoro - SLTL Avvocati in Venezia

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Strada troppo alta, acqua nei negozi PDF Stampa E-mail

Strada troppo alta, acqua nei negozi

CAORLE. Ultimo sopralluogo dell’ingegnere Paola Rossi nelle case danneggiate dai lavori del cantiere di via Roma. Irritati i proprietari delle abitazioni per la presenza del consulente tecnico del giudice che accusano di aver sottovalutato l’entità dei danni. Problemi, ora, per il livello del manto stradale di via Roma. È troppo alto e quando piove l’acqua finisce dentro i negozi. Ieri l’ingegnere Rossi, presenti anche i periti di parte, ha compiuto l’ultimo sopralluogo, con i danneggiati abbastanza irritati.
 
Ma è l’ultima volta che l’ingegnere mette piede tra quelle mura. Infatti nell’udienza del 28 aprile scorso, in Tribunale a Venezia dove è aperto il procedimento civile intentato dai danneggiati contro le imprese che hanno lavorato nel cantiere, il giudice Narina Capparelli ha accolto le richieste dell’avvocato Alberto Vigani, che assiste i danneggiati, il quale forte della controperizia del perito Leopoldo Comparin aveva chiesto la sospensione delle successive fasi peritali in attesa di ricevere la perizia conclusiva dell’ingegnre Rossi.
 
Per poter completare il lavoro fin qui svolto, l’ingegnere, ha chiesto e ottenuto dal giudice il sopralluogo di ieri e altri 45 giorni di proroga per depositare la perizia, però priva delle risposte a gran parte dei quesiti del giudice.  Intanto la Procura indaga e acquisisce anche la prima parte della perizia dell’ingegnere Rossi. Il 12 febbraio scorso il pm Giorgio Gava ha depositato la richiesta di acquisizione dell’elaborato del tecnico del giudice civile. I danneggiati sono comunque molto irritati con Paola Rossi.
 
Flavio Mazzon, proprietario dell’immobile dove ha sede il ristorante «Il Muretto», precisa: «La stima dei danni effettuata dall’ingegnere Rossi è addirittura inferiore alla parcella che la stessa professionista sicuramente ci chiederà. Spero che la Procura verifichi anche questo. Ho fatto vedere la stima dell’ingegnere a 3 imprese edili e queste mi hanno riso in faccia dicendo che quanto stimato non basta nemmeno per erigere un ponteggio. Mel frattempo ho dovuto sgomberare parte del locale per problemi di sicurezza, effettuare lavori di messa in sicurezza pagando opere e oneri comunali per circa 6.300 euro». La signora Giuseppina Martin spiega: «Il mio portoncino d’ingresso si apre a metà, i miei scuri non si chiudono e secondo l’ingegnere Rossi non è colpa dei lavori del cantiere, questo è assurdo...». - (Carlo Mion)

 

la Nuova di Venezia — 06 maggio 2010   pagina 31   sezione: PROVINCIA

 
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