Advertisement | Close |
Questo sito utilizza cookie. Se procedi con la navigazione ne acconsenti l'uso. Clicca su questa pagina Cookies Policy per conoscere i dettagli della nostra policy.
|
Teso vince la causa, non era diffamazione |
ERACLEA. Diritto di critica politica, il sindaco Teso vince la causa intentata da Stefano Boso che dovrà rifondere per 9 mila euro di spese legali il sindaco. Nei giorni scorsi la sentenza è passata definitivamente in giudicato. Secondo il Tribunale sandonatese, è confermato il legittimo esercizio della critica politica da parte del sindaco nei confronti del suo oppositore. Era l’anno 2005 quando il sindaco, che presto sarebbe stato fatto cadere dal gruppo di ex componenti la sua maggioranza, diede tra le altre cose del «Giuda» a Boso. «Il sindaco- afferma il suo legale Alberto Vigani - pur contemplando toni aspri e di disapprovazione più pungenti rispetto a quelli comunemente adoperati nei rapporti interpersonali tra cittadini, non ha mai palesemente travalicato i limiti. Quando il sindaco diede del «Giuda» al Boso era coperto dal diritto di critica politica che trae origine dall’intendimento di portare a conoscenza della pubblica opinione la scelta dell’ex assessore di firmare le proprie dimissioni e causare il commissariamento del Comune, nonostante nella giunta di poche ore prima avesse dichiarato che non vi erano problemi. Nessun rilievo aveva poi che la circostanza che la frase sia stata pronunciata in chiesa: si trattava infatti di funzione civile, tenutasi al chiuso per ragioni climatiche». (g.ca.) 13 maggio 2011 — pagina 41 sezione: Provincia - La Nuova Venezia |
< Prec. | Pros. > |
---|